lunedì 18 novembre 2013

#025 - George Tatge


Quando devi scrivere un piccolo pezzo su una celebrità della fotografia come George Tatge per tanti motivi tutto diventa più difficile:
Uno – Perché è già stata scritta così tanta roba su di lui che è quasi impossibile aggiungere ancora qualcosa di interessante da poter mostrare su questa umile finestra sul web.
Due – Perché ho imparato ad apprezzare ed amare così tanto il suo modo assolutamente “slowly” di fare fotografia che per me rappresenta molto più di un punto di riferimento. La stessa Giovanna Calvenzi su sul Corriere della Sera del 7 agosto 2012 ha scritto su di lui un bellissimo articolo intitolato Sguardo veloce, procedimento lento che è tutto un dire.
Tre – Perché dopo aver avuto la fortuna di conoscere George personalmente, la stima e l’affetto per la persona ha quasi superato quella per il fotografo, casomai fossero le stesse separabili l’una dall'altra.
La sua biografia è degna di un romanzo e sul suo sito georgetatge.com comincia così “George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, incominciò a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferì in Italia nel 1973”.
Da umbro mi piace ricordare che per 12 anni ha soggiornato a Todi e che il suo primo libro è stato “Perugia terra vecchia, terra nuova” del 1984.
Altro momento significativo da sottolineare della sua immensa carriera è che Tatge “Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze”.
Un caro saluto a George e un abbraccio a tutti i visitatori (sempre più numerosi) di questo blog.



Nessun commento: