© fotografie di Maurizio Leoni
Come tutti sanno l’Umbria, vera e propria “terra di mezzo”, è l’unica delle regioni italiane peninsulari a non essere bagnata dal mare, anzi, per la particolare conformazione del suo territorio si è guadagnata il nomignolo di “cuore verde d’Italia”.
L’unico specchio d’acqua di rilievo è il Lago Trasimeno che con i suoi 128 chilometri quadrati è il quarto lago italiano, con tre isole (Polvese, Maggiore e Minore), una grande storia e diversi centri di grande interesse.
Il Trasimeno è anche la meta preferita dei perugini per le passeggiate domenicali, le scampagnate estive, le gite in barca, gli sciacquettii e le tintarelle varie.
Per quanto mi riguarda l’ambiente lacustre è divenuto nel tempo uno spazio con cui relazionarmi nella quiete delle giornate autunnali o invernali, un luogo dove guardarsi dentro e fare i conti con se stesso, un posto dove perdermi per poi ritrovarmi.
La fotocamera che mi ha accompagnato in questo mio viaggio non è stata altro che il tramite tra la parte più profonda di me stesso e i luoghi che hanno accolto questa mia istanza di intimità.
L’obiettivo è stato quello di riscoprire, attraverso la solitudine del gesto meccanico, il desiderio di silenzio e di assenza usando il territorio e l’ambiente come metafora di sé e come specchio dell’anima.
2 commenti:
Maurizio dimentica di dire che questo lavoro è stato esposto e apprezzato in mostra presso il museo di Fighille per l'edizione 2012 del festival di Citerna OFF e presso il Museo della città di Bettona per FOTOGRAFIaBETTONA 2013.
Grazie Vmiles per averlo ricordato.
Del resto ero in buonissima compagnia (con Vinicio Drappo, Marco Polticchia e Vincenzo Migliorati).
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