lunedì 12 dicembre 2022

#083 – NARNImmaginaria / Associazione SATOR


La bellezza della città di Narni è nota in tutto il mondo e appare un’impresa impossibile aggiungere qualcos’altro con “il mio poco sapere”... come avrebbero sottolineato alcune persone anziane della mia giovinezza.
Mi era capitato di ammirare Narni da lontano, in molte occasioni, viaggiando in auto verso Roma e transitando su quell’orribile quanto necessario viadotto che prende il nome dalla frazione narnese di Montoro.
Mi piace in ogni modo ricordare il lungo nastro di cemento, posto lungo la SS675 Umbro Laziale Terni-Orte, in quanto giunge ad una cinquantina di chilometri dalla mia amata Sant’Oreste (RM) che ha dato i natali, nel 1876, a mio nonno Zaccaria. Aria di casa!
Vista da quel palcoscenico o meglio da quell’impalcato privilegiato, Narni si staglia sulla montagna come un presepe di vera pietra, impreziosita dalla Rocca Albornoziana che le fa da cappello.
L’amore per questa terra di mezzo e il mio gironzolare fotografico mi avevano portato a Narni e dintorni già in altre precedenti occasioni.
Toccando da vicino il territorio narnese ero rimasto colpito dalla città che dominava dall’alto la vallata sottostante e dal sottobosco scomposto e frastagliato di Narni Scalo, attratto dal suo bagaglio storico di archeologia industriale mescolato alle bellezze del territorio ricco di architetture storiche, come il celeberrimo quanto meraviglioso Ponte d’Augusto.
Un mix paesaggistico che visto attraverso gli occhi del fotografo appare come un dono, una ricchezza infinita di segni e tracce tramandati nel tempo in un ambiente forgiato dalla mano dell’uomo.
È stato amore a prima vista!
Il primo novembre del 2021 ho partecipato con piacere e armato della solita baldanzosa curiosità alla prima Maratona fotografica analogica organizzata dall’Associazione Sator, nell’ambito del Festival di Fotografia Narnimmaginaria, desideroso di mettermi in gioco e di conoscere gente.
Di Narni infatti conoscevo poche persone fatta eccezione per l’amico Luigi Loretoni, maestro di fotografia e vero signore da tutti i punti di vista.
In questa confronto tra amici vecchi e nuovi ho potuto conoscere altre persone gentili, dall’animo sensibile, che ci hanno ospitati come fratelli, tra i quali il presidente Roberto Pileri, i talentuosi Piercaludio Duranti e Mauro Nori e altri dell’Associazione Sator, tutti fotografi che ricordo oggi con molto affetto.
Devo fare loro i complimenti, assolutamente non di circostanza, chi mi conosce bene sa quanto sono sincero in queste occasioni, per la bravura e l’impegno con cui organizzano ogni anno il festival Narnimmaginaria in una cornice di luoghi espositivi particolarmente suggestivi e in un panorama ricco di eventi assolutamente interessanti.
Quest’anno sono tornato sul luogo del delitto (avevo rubato involontariamente un piatto di pasta al simpaticissimo fotografo orvietano Fabio Materazzini) con tutta la famiglia e ho partecipato con rinnovato entusiasmo alla seconda fotomaratona, anche perché nella precedente edizione ero risultato vincitore e come premio ho avuto l’onore di avere esposte le mie foto, che potete ammirare qui sotto.
Saluto gli amici vecchi e nuovi di Narni e do loro l’appuntamento per la prossima edizione.
Grazie davvero!

Maurizio Leoni








2 commenti:

Anonimo ha detto...

Guardando le tue foto respiro sempre un grande silenzio, un'immobilita' che diventa subito spunto di riflessione, poi abbraccio, ed infine, stupore.

Anonimo ha detto...

La tua fotografia analogica porta con sé atmosfere "antiche", ma anche i nuovi lampioni a led, si integrano nel mosaico di epoche della scena, assumendo una "parte" in questo teatro. La macchina per la fototessera diventa uno scrigno che contiene immagini di passaggi e vite... Tutto è silenzioso e sospeso ma carico del passato in questo piccolo rettangolo del provino di scena ...